DARSENA_SANT-ELENA
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La Giunta comunale, riunitasi ieri in web-conference, ha dato il via libera alla delibera di consiglio in merito all’adozione del piano di riqualificazione dell’area “Ex Cantiere ACTV” a Sant’Elena a Venezia

“La parte nord dell’isola di Sant’Elena, nel sestiere di Castello a Venezia, – commenta la presidente della Commisione Urbanistica Lorenza Lavini – utilizzata nel corso del Novecento come una delle piazze d’armi veneziane, ha ospitato fino a poco tempo fa il cantiere per il rimessaggio e la manutenzione dei mezzi del trasporto pubblico locale di ACTV S.p.A. Si tratta di uno spazio costituito da una grande darsena di circa 70.500 mq e da un’area a terra di circa 56.500 mq dei quali più di 46 mila di proprietà di Invimit e la restante parte del Demanio, su cui oggi insistono numerosi capannoni abbandonati, in stato di degrado e privi di valore architettonico. Ora, nel caso in cui il consiglio comunale decidesse di approvare, l’intera area sarà riconvertita ad uso prevalentemente residenziale con adeguate dotazioni pubbliche di aree verdi, percorsi e impianti sportivi.
Nello specifico – continua Lavini – l’obiettivo prioritario dell’intervento, così come richiamato in delibera, dovrà essere quello di sostenere la residenza stabile nella Città Antica. Per tale motivo la quantità edificatoria a fini residenziali è destinata unicamente alla residenza stabile, compresi gli affitti ex Legge 9 dicembre 1998, n. 431 e s.m.i., con esclusione di qualsiasi attività di tipo turistico-ricettivo, anche complementare, e della locazione per finalità turistiche.

Nello specifico l’area è suddivisa in due ambiti di progettazione unitaria. Il primo riguarda la “Ex Piazza d’Armi” e il secondo la “Darsena”.
Per quanto riguarda l’Ex Piazza d’Armi, area con una superficie territoriale pari a 47.561 mq, sarà oggetto di un importante intervento di recupero ad usi prevalentemente residenziali, con piccole attività commerciali, pubblici esercizi e laboratori artigianali ai quali si aggiungeranno adeguate dotazioni di spazi e servizi pubblici come la realizzazione di ampie superfici a verde pubblico e un polo sportivo a servizio della città. Queste ultime ricopriranno una superficie, all’interno dell’ambito, di almeno 15.000 mq che dovranno essere accessibili al pubblico e pienamente integrati con il contesto urbano. A tal fine si procederà infatti con il porre particolare attenzione al progetto della viabilità pedonale, in modo da garantire adeguati collegamenti con il quartiere di Sant’Elena, a sud, l’isola di San Pietro di Castello, a nord, e gli insediamenti del sestiere di Castello ad ovest del Rio dei Giardini, anche con la realizzazione di nuovi ponti.
Inoltre, proprio nell’ottica di realizzare un polo destinato alla residenzialità e quindi con tutti i servizi possibili, verrà realizzata all’interno dell’area, una superficie di almeno 6.500 mq da destinare ad impianti sportivi, per la realizzazione di una palestra, campi da gioco scoperti e servizi connessi. Un’area e degli impianti sportivi che dovranno essere ceduti al Comune o asserviti all’uso pubblico. Si procederà poi con il mantenere all’interno dell’area l’attività produttiva ancora esistente (falegnameria), andando anche a individuare una nuova localizzazione che garantisca comunque l’affaccio sul fronte acqueo e, soprattutto, all’interno degli oltre 45mila metri quadri di superficie lorda edificabile per usi destinati alla residenza stabile, di garantirne il 10% per realizzare locali da destinare al commercio, ai pubblici esercizi e alle botteghe artigianali.

Per quanto riguarda l’area della “DARSENA” – conclude Lavini – si tratta di una superficie totale di 79.630 mq, di cui 70.670 mq di spazio acqueo e 8.960 mq a terra. Si tratta di un ambito, interamente di proprietà demaniale, che dovrà essere oggetto di un progetto di riqualificazione e valorizzazione concordato fra Demanio e Comune, da approvare con le ordinarie procedure che disciplinano gli accordi fra soggetti pubblici”.

“Dopo anni di abbandono – commenta Massimiliano De Martin, Assessore all’urbanistica – siamo riusciti a portare a compimento un’importantissima opera di riqualificazione di una zona della Città che ora potrà diventare un nuovo luogo di residenzialità. Lì potranno vivere circa 900 persone, che potranno contare su ampi spazi verdi, su una palestra che sarà utilizzabile al mattino dalle scuole e nel pomeriggio dalle varie associazioni o società sportive della zona e su una serie di attività artigianali e piccoli negozi di vicinato. Un chiaro segnale che questa amministrazione ha voluto dare dimostrando, anche in questo caso, di dare seguito alle promesse fatte in termini di difesa della residenzialità e disincentivo ad utilizzare appartamenti per farne attività ricettiva. Inoltre, la decisione di salvaguardare la falegnameria vuol proprio essere un ulteriore messaggio di protezione delle attività e dei posti di lavoro in Città. Solo a inizio luglio l’istanza presentata è stata protocollata. Abbiamo fatto in modo che tutto potesse essere pronto per l’approvazione in tempi quanto più rapidi possibili per consentire l’inizio dei lavori già nei prossimi mesi. Speriamo il Consiglio comunale riesca ad approvare la delibera così da dare, finalmente, dignità ad un luogo così importante”

“Il progetto di riqualificazione dell’area di Sant’Elena – commenta Giovanna Della Posta, amministratore delegato di Invimit SGR – rappresenta la sintesi di una visione sociale ed economica degli investimenti immobiliari, possibile grazie alla collaborazione delle istituzioni locali e degli investitori. Invimit, infatti, in qualità di gestore di asset di provenienza pubblica, agisce secondo logiche di sostenibilità economica, generando esternalità positive: esempi virtuosi che costituiscono un punto di riferimento per il mercato. Oltre a recuperare un territorio, tutelando anche l’artigianato locale, è l’impatto sociale di questa rigenerazione che costituirà il vero ritorno dell’investimento, volto a garantire residenzialità stabile nel cuore della città di Venezia”.

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