La Giunta comunale, riunitasi oggi in web conference, ha approvato, su proposta dell’Assessore Mar, la delibera che intende intitolare una rotonda a Mestre – esattamente quella realizzata tra via Miranese e via Giustizia – a Louis Braille (4 gennaio 1809 – 6 gennaio 1852), inventore del sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti.
“Con questa intitolazione – spiega l’Assesore – abbiamo voluto valorizzare, nella nuova toponomastica cittadina, la figura di Louis Braille, un uomo che, grazie al suo ingegno e alla sua intuizione, inventò un sistema per consentire alle persone non vedenti di poter leggere e scrivere. Una invenzione dettata dalla condizione fisica dell’uomo di origini francesi che diventò cieco dopo essersi infortunato all’occhio sinistro in seguito ad un incidente nell’officina del padre sellaio all’età di tre anni e aver perso completamente la vista quando, a causa dell’estendersi dell’ infezione, perse anche l’uso dell’occhio destro. Un gesto di attenzione verso tutte quelle persone che, ogni giorno, devono fare i conti con questa condizione. Con il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) abbiamo affrontato a 360 gradi il tema della vivibilità della città, prendendo in considerazione la mobilità sia via terra che con i mezzi di trasporto pubblico, facendo attenzione non solo all’abbattimento classico della barriera architettonica, ma anche di non mettere in mettere in difficoltà chi presenta qualche disabilità permanente o temporanea come anziani o disabili sensoriali. E’ un progetto di cui siamo molto orgogliosi, che fa di Venezia una città accessibile, accogliente e con servizi qualitativi e che, anche con il nuovo PEBA, passa dalla carta ai fatti”.
“Braille per i non vedenti ha rappresentato la svolta per l’accesso alla cultura in ogni sua forma – commenta Alessandro Trovato, presidente della sezione provinciale di Venezia dell’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS-APS. Dall’invenzione del Braille si sono aperti orizonti enormi grazie alla possibile alfabetizzazione. E’ un gesto importante da parte dell’amministrazione comunale di Venezia, aver riconosciuto a questo importantissimo inventore un ricordo simbolico. Le rotatorie per i ciechi sono un luogo dove, nella mobilità autonoma devono metterci più del massimo della concentrazione, nella speranza che venga da tutti rispettato il codice della strada. Sarà quindi un bel modo per ricordare agli automobilisti di aver massima attenzione anche per pedoni non vedenti”.